
Ambiente (335)
La categoria Ambiente di Economia Cristiana
Olio esausto: da rifiuto pericoloso a risorsa preziosa
Scritto da Gabriele RenziLa scorsa settimana, dal 6 al 9 novembre, si è tenuta a Rimini la 22ma edizione di Ecomondo, manifestazione fieristica di riferimento in Italia e in Europa per il settore green economy e dell’economia circolare, economia basata sul risparmio e sul riuso delle risorse naturali in un processo in cui la parola “rifiuto” perde il suo senso tradizionale.
Punto focale dell’economia circolare è infatti il recupero dei materiali usati e degli scarti, per avviarli ad un processo di riciclo capace di generare nuova materia prima, pronta per essere nuovamente immessa nel ciclo produttivo.
Per fare un esempio l’olio vegetale esausto, l’olio di frittura che molti cittadini gettano negli scarichi di casa con grave danno per l’ambiente, correttamente raccolto e avviato al riciclo potrebbe costituire una preziosa risorsa.
In Italia ad occuparsi della raccolta e trattamento di oli e grassi vegetali ed animali esausti e il consorzio CONOE, il cui presidente, Tommaso Campanile, interviene all’interno di “A Conti Fatti”, rubrica a cura di Economia Cristiana trasmesso da Radio Vaticana Italia.
Un modello di produzione basato sulla circolarità e sull’uso razionale delle risorse si basa su due capisaldi: un efficace ed efficiente sistema di raccolta dei rifiuti ed una tecnologia in grado di recuperare la porzione di materiale ancora utilizzabile e rigenerabile.
A queste condizioni qualsiasi rifiuto può tornare a nuova vita, rientrando nel ciclo produttivo come “materia prima seconda”, anche un pannolino usato.
Accade grazie ad una tecnologia messa a punto FaterSMART, Business Unit di Fater SpA (azienda italiana nata dalla joint venture fra Procter & Gamble e Gruppo Angelini), che per questa sua attività è stata premiata con il “Premio per lo sviluppo sostenibile” che ogni anno viene assegnato alle imprese che si sono distinte per attività e impianti che producano rilevanti benefici ambientali.
Ne parla intervenendo all’interno di “A Conti Fatti”, rubrica a cura di Economia Cristiana trasmessa da Radio Vaticana Italia, il General Manager di FaterSMART, Giovanni Teodorani Fabbri.
Dal Bioparco di Roma un allarme per la biodiversità italiana: prosperano i grandi animali, protetti dalle leggi, ma perdiamo quelli piccoli a causa della scomparsa degli habitat.
Scritto da Giuliano GiulianiniUn tempo gli zoo avevano l'unico scopo di mostrare animali esotici e rari a chi vive in città, lontano dalla natura. Purtroppo, in passato, anche questa attività umana ha contribuito a impoverire tanti paradisi naturali del pianeta, fornendo un ricco mercato a trafficanti senza scrupoli che hanno portato all'estinzione diverse specie animali.
Scuole verdi per educare alla sostenibilità
Scritto da Gabriele RenziQuello dell'educazione è uno dei settori più importanti per il presente e soprattutto per il futuro di un paese; la formazione dei cittadini di domani dovrebbe essere un investimento da fare con convinzione anche su temi l'ambiente e la sostenibilità.
Educazione ambientale, dunque, per creare quella cultura diffusa della sostenibilità alla sostenibilità necessaria per far si che gli uomini e le donne di domani evitino di ripetere i tanti errori commessi in questo campo dalle generazioni precedenti.
E una cultura “green” si trasmette più facilmente all'aperto che tra quattro mura, come sostiene il disegno di legge “Scuole verdi” recentemente approdato in Senato.
De Vita: con l'auto elettrica, per noi un futuro di sudditanza alla Cina
Scritto da Giuliano GiulianiniAlcune settimane fa è stato annunciato il blocco parziale alla circolazione delle auto diesel certificate fino a Euro 3 nelle regioni della pianura padana; in determinate regioni lo stop potrebbe riguardare anche gli Euro 4. Questo provvedimento si inserisce in un quadro generale fatto di annunci di fine produzione di auto diesel da parte di grandi costruttori, come Volvo, Nissan, Toyota e FIAT. Se a ciò si aggiungono altri annunci, di futuri divieti alla circolazione, di sindaci di grandi metropoli europee non può stupire il fatto che in Europa il mercato delle auto diesel sia crollato del 17% nel 2018, che si riduce a un comunque cospicuo -9% in Italia.
Climate change: investire nella riconversione energetica piuttosto che subirne gli effetti conviene anche economicamente
Scritto da Gabriele RenziRecentemente l'IPCC, il panel delle Nazioni Unite punto di riferimento scientifico internazionale per la valutazione dei cambiamenti climatici, ha rilasciato un interessante rapporto ipotizzando lo scenario di in un mondo in cui la temperatura media globale sia cresciuta di un grado e mezzo rispetto ai livelli preindustriali. Questo è l’obiettivo più ambizioso ipotizzato negli accordi di Parigi 2015 il cui obiettivo minimo, e comunemente accettato dai paesi firmatari, prevede una soglia massima pari a +2°.
Su “A Conti Fatti” interviene sul tema uno dei vicepresidenti dell'IPCC, il professor Carlo Carraro, docente di Economia Ambientale ed Econometria presso l'Università Ca' Foscari di Venezia.
La drammatica storia di Clara e Bianca: due sorelle nate, allevate e liberate in Italia, esemplari di una specie in serio pericolo d'estinzione.
Scritto da Giuliano GiulianiniBracconaggio: un reato ambientale tra i più odiosi e meno noti al grande pubblico. L'anno scorso, ad esempio, sono stati accertati 770 reati legati al bracconaggio, con 590 persone denunciate, 236 armi sequestrate e 22 arresti.
Consumo di suolo: dal Forum Salviamo il paesaggio una legge per fermarlo, non per limitarlo
Scritto da Gabriele RenziQuella del consumo di suolo è una questione sui cui intervenire sta diventando sempre più urgente. Secondo l’ultimo rapporto Ispra, infatti, anche nel 2017 il consumo di suolo ha fatto registrare numeri purtroppo molto importanti: ogni due ore nel nostro paese si costruisce su una superficie grande quanto Piazza Navona e i cantieri spesso non risparmiano nemmeno aree protette, a rischio idrogeologico o vincolate per la tutela del paesaggio. Ormai quasi l’8% del territorio nazionale è cementificato.
Da Roma a Katowice: in cammino per il clima
Scritto da Gabriele RenziIl prossimo 4 ottobre da Piazza San Pietro a Roma partirà un pellegrinaggio a piedi guidato da Yeb Saño, ex diplomatico filippino molto attivo sul fronte della lotta i cambiamenti climatici.
Attraversando la via Francigena prima e il cosiddetto “cammino di Karol”, in onore di San Giovanni Paolo II, Il pellegrinaggio avrà come meta Katowice, città polacca che dal 3 al 14 dicembre prossimo, ospiterà la 24ma conferenza delle parti sui cambiamenti climatici.
CNR: contro gli sprechi idrici i satelliti possono misurare l'acqua necessaria all'agricoltura
Scritto da Giuliano GiulianiniL'agricoltura ha bisogno d'acqua. Ma in mondo in cui la popolazione è in continuo aumento, le riserve dei ghiacciai sono in diminuzione, e la temperatura media cresce oltre i limiti di guardia, gli agricoltori del prossimo futuro non potranno permettersi di sprecarne neanche una goccia.
Secondo una stima credibile il 70% di acqua dolce nel mondo è oggi destinata all'irrigazione. Come detto si tratta solo di una stima, per di più a livello globale, la cui precisione probabilmente risente della difficoltà di ricevere dati certi da molte regioni del mondo.
Altro...
Trasferimento tecnologico e ricerca genetica per un'agricoltura in grado di sfamare il pianeta
Scritto da Gabriele RenziSecondo l’ultimo rapporto FAO le persone che nel mondo soffrono la fame sono salite a 821 milioni, una persona su nove. Una cifra preoccupante che conferma l’inversione di tendenza che su questo fronte si era già registrata lo scorso anno.
Guerre e cambiamenti climatici contribuiscono in maniera profonda a questa situazione, ma allo stesso tempo viene da pensare se non sia il caso di interrogarci sulle nostre modalità di produzione e se in generale l’agricoltura sia in grado di sostenere la crescita della popolazione mondiale.
Istituzioni cattoliche in prima linea contro le fonti energetiche fossili
Scritto da Gabriele RenziDa Caritas India alla Conferenza episcopale irlandese passando per le arcidiocesi di Palermo e di Vercelli, 19 realtà cattoliche annunciano oggi il loro impegno a disinvestire dalle fonti energetiche fossili.
Questa realtà (qui la lista) vanno ad ingrossare le file delle 122 istituzioni cattoliche che, raccogliendo l’invito di Papa Francesco ad agire per la custodia delle casa comune, hanno deciso di disinvestire i propri fondi da attività direttamente o indirettamente collegate allo sfruttamento delle fonti energetiche fossili (carbone, petrolio, gas) per spostarli su attività più sostenibili per l’ambiente.
Un impegno, quello cattolico, più che mai concreto se si pensa che all’interno del movimento globale per il disinvestimento le organizzazioni religiose rappresentano oltre un quarto di tutte le realtà che a diverso titolo si sono impegnate in questa transizione economica ed energetica.
"Per decenni, la Chiesa ci ha chiamati ad agire sul cambiamento climatico. Ora, mentre i mari si alzano, i deserti si allargano e le tempeste imperversano, i più vulnerabili tra le nostre sorelle e fratelli ci chiamano con urgenza a prendere decisioni coraggiose che possano proteggerli. Le istituzioni che stanno disinvestendo dai combustibili fossili oggi stanno facendo la loro parte per piegare la curva delle emissioni verso il basso e noi applaudiamo alla loro leadership e visione".
Così Tomás Insua, Direttore Esecutivo del Movimento Cattolico Mondiale per il Clima, organizzazione internazionale che riunisce oltre 650 organizzazioni e migliaia di cattolici per rispondere all'appello di Papa Francesco per proteggere la nostra casa comune.
Significativo, inoltre che questo annuncio avvenga durante il Tempo del Creato, un mese di preghiera e di azione per il Creato condiviso dai cristiani di tutto il mondo, un’iniziativa più che mai ecumenica come testimonia la lettera di sostegno e di invito alla partecipazione al Tempo del Creato firmata tra gli altri dal Cardinale Peter Turkson, dall'Arcivescovo di Canterbury Welby e dal Patriarca Bartolomeo.
Un secondo messaggio è arrivato invece con la dichiarazione congiunta del Tempo del Creato 2018 in occasione della Prima preghiera ecumenica per il Creato che ha visto riuniti i leader delle diverse confessioni cristiane ad Assisi il 1 Settembre dove si legge: “Tra questi sforzi, il movimento del disinvestimento dai combustibili fossili merita particolare attenzione, poiché affronta le strutture di ingiustizia e ci avvicina a un'economia basata sull'energia pulita. Invitiamo tutte le persone di fede ad unirsi a questi sforzi e prendere parte al crescente movimento per prenderci cura del nostro prossimo prendendoci cura del creato.”
Incendi e patrimonio boschivo: la Natura è indifesa contro i piromani. Necessari controllo e gestioni forestali certificate.
Scritto da Giuliano GiulianiniTorniamo a parlare di patrimonio forestale in un mese e in una stagione che spingono molti a riscoprire questi luoghi incantevoli, purtroppo però sempre a rischio di devastazione. Nel 2017 c'è stata una escalation di incendi boschivi in Italia: un milione e 400 mila ettari sono andati letteralmente in fumo, e addirittura si stima che negli ultimi trent'anni sia andato a fuoco il 12% delle foreste italiane. Oltre alle cause colpose, dolose e criminali, si deve puntare purtroppo l'indice sulla scarsa cura delle aree boschive, spesso abbandonate a se stesse con scarsi controlli.
PEFC Italia (Programme for the Endorsement of Forest Certification, Programma per il riconoscimento di schemi nazionali di Certificazione Forestale) è un’associazione che costituisce l’organo di governo nazionale del sistema internazionale di certificazione forestale. Certificare la gestione forestale vuol dire assicurare che il patrimonio boschivo venga tutelato e sfruttato a fini economici in maniera sostenibile. La certificazione apposta ad esempio su mobili, oggetti in legno, o su libri e giornali stampati, garantisce che per produrre quei beni non sono state devastate delle foreste.
“A conti fatti”, la rubrica radiofonica di EconomiaCristiana.it trasmessa ogni martedì da Radio Vaticana Italia, ha intervistato Antonio Brunori, segretario generale di PEFC Italia.
ISPRA: due terzi delle acque italiane contaminate da pesticidi
Scritto da Giuliano Giulianini"Le falde acquifere in molti luoghi sono minacciate dall’inquinamento che producono alcune attività estrattive, agricole e industriali, soprattutto in Paesi dove mancano una regolamentazione e dei controlli sufficienti."
Queste parole sono scritte nell'enciclica Laudato Si' che il Papa ha diffuso tre anni fa. Francesco si riferiva in particolare ai paesi poveri o in guerra, che hanno scarsità d'acqua e dove maggiore è il pericolo di inquinamento di questo elemento indispensabile. Purtroppo però anche in Italia, dove non ci sono guerre e i controlli dovrebbero essere capillari, sono state rilevate sostanze nocive nel 67% delle acque di superficie e nell'33% di quelle sotterranee. Lo rivela il rapporto nazionale "Pesticidi nelle acque" pubblicato dall'Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale. Ne abbiamo parlato con chi ha coordinato e redatto questo rapporto: Pietro Paris, responsabile della Sezione Sostanze Pericolose dell'ISPRA, intervistato nella trasmissione “A conti fatti” trasmessa da Radio Vaticana Italia in occasione della Giornata Mondiale dell'Ambiente.