Fiduciosi 9,1 milioni di italiani che credono che la ripresa arriverà a breve, mentre appena 5,1 milioni pensano che sia già in atto. Il 93,9% degli italiani si sente insicuro rispetto al proprio futuro, l'87,2% rispetto al rischio disoccupazione, l'85,4% rispetto alla possibilità di sperimentare difficoltà di reddito, il 77,5% rispetto al rischio di non autosufficienza nell'età avanzata, il 74,1% per la propria vecchiaia, il 63,4% per la propria salute.
Per Francesco Maietta, responsabile area Politiche sociali del Censis, “è stata una crisi dura e perfida, perché ha portato alla caduta dei principali indicatori economici, e inedita per intensità e durata. Ma il sistema italiano fatto dalle famiglie, terzo settore e microimprese ha saputo resistere”. Per Maietta “una reazione italiana che è stata egregia dove ad esempio hanno funzionato gli ammortizzatori sociali e il supporto che le famiglie hanno dato ai giovani precari, con un transito annuo di 4 miliardi di euro di ricchezza che è stato spostato" per aiutarsi in famiglia.
Di fronte all'incertezza, torna la sicurezza della casa. Ad aprile c'è stata una impennata delle richieste di mutui: +72% rispetto all'aprile 2014. E' dal giugno 2014 che le richieste di mutui crescono ogni mese con percentuali a due cifre. Nel 2014 le compravendite di abitazioni sono aumentate del 3,6% e tra gli operatori del settore cresce l'ottimismo: gli agenti immobiliari ottimisti sull'andamento degli acquisti sono il 5,5% in più rispetto ai pessimisti, mentre erano il 16,2% in meno un anno fa.