
Attualità e Politica (428)
Oltre nove milioni di persone in difficoltà lavorativa
Scritto da Alessandro Guarasci''Sono 9milioni e 410mila le persone in grave difficoltà per la mancanza di lavoro o per la precarietà di una posizione lavorativa non scelta ma subita. Si tratta del dato più alto dal 2007 ad oggi riferito al terzo trimestre di ogni anno''. E' quanto emerge dal rapporto periodico ''Gli effetti della crisi sul lavoro in Italia - gennaio 2015'' a cura dell'osservatorio del mercato del lavoro dell'Associazione Bruno Trentin, relativo al terzo trimestre 2014.
L’enogastronomia italiana tiene nonostante la crisi
Scritto da Alessandro GuarasciGli ultimi mesi del 2014 hanno fatto registrare un balzo delle esportazioni nel made in Italy. Sono aumentate negli Usa (+15%), in India (+12.9%), Svizzera (+4%), Cina (+2,2%). A novembre l’avanzo commerciale è stato di circa 2,7 miliardi di euro. E la punta di diamante è sicuramente la produzione enogastronomica.
Renzi riforma le popolari per stupire la finanza di Davos
Scritto da Alessandro GuarasciLa riforma delle dieci banche popolari maggiori è l'ennesimo colpo di scena del premier Renzi. Una riforma varata per decreto poche ore prima del suo arrivo nella cittadina svizzera di Davos, tempio di quella finanza mondiale che, secondo molti, è tra le principali colpevoli della crisi mondiale.
Lavoro, le imprese vedono la luce in fondo al tunnel
Scritto da Alessandro GuarasciGli sgravi IRAP sulla parte lavoro cominciano a fare effetto, soprattutto in fatto di fiducia delle imprese. Secondo Unioncamere le imprese vedono una svolta sul fronte occupazionale: tra gennaio e marzo 2015, il sistema produttivo intende assumere 209.700 persone; 201.300 sono, invece, le uscite previste. La differenza (8.400 occupati) rappresenta i posti di lavoro aggiuntivi che verranno creati nei primi tre mesi dell’anno.
Italiani, pochi pagamenti col pos e molto in contanti
Scritto da Alessandro GuarasciGli italiani non amano che i loro pagamenti siano tracciati: da una parte per motivi fiscali, dall’altra perché ancora l’informatizzazione in tante parte d’Italia è all’anno zero. Secondo l’Abi, infatti, nel 2009, 90 pagamenti su cento in Italia erano effettuati in contanti, oggi siamo a 87 su cento.
Gli italiani con più soldi in tasca ma non spendono
Scritto da Alessandro GuarasciL’Italia continua ad essere imballata. Più reddito, almeno per una parte dei cittadini, ma consumi che rimangono fermi. Insomma, la maggior parte dei nostri concittadini se ha qualche soldo in più lo mette a risparmio o lo utilizza per pagare i debiti. E’ l’effetto degli 80 euro, che il governo ha pensato più come azione di redistribuzione del carico fiscale che come azione per incrementare i consumi.
In tutta Europa è allarme deflazione, gli italiani risparmiamo sugli alimentari
Scritto da Alessandro GuarasciLa spirale della deflazione non lascia l'Europa ed è il segnale di una crisi dei consumi, che soprattutto in Italia, è senza precedenti. A dicembre nell'area euro, i prezzi sono scesi dello 0,2%, ma la Ue è convinta che "il periodo di bassa inflazione continuerà nel breve termine e che l'inflazione tornerà a salire con il graduale rafforzamento dell'economia e con l'aumento dei salari". Lo ha detto la portavoce dell'esecutivo di Bruxelles con delega agli Affari economici sul dato dell'inflazione di dicembre, che stima il tasso per l'area euro in calo dello 0,2%.
Italia in attesa, fiducia delle imprese stabile ma le famiglie tirano ancora la cinghia
Scritto da Alessandro GuarasciA fine 2014, tutti gli indicatori economici, nel migliore dei casi, segnalano una situazione stabile. È il caso della fiducia delle imprese. A dicembre , infatti, l'indice composito del clima rilevato dall'Istat e' stabile, rispetto al mese precedente, a 87,6. Un dato che , spiega l'Istituto di statistica, migliora nel settore manifatturiero ed in quello del commercio al dettaglio, peggiora nel settore delle costruzioni e dei servizi di mercato. Un mezzo passo in avanti rispetto ai mesi scorsi, quando le aziende vedevano nero per il futuro. Probabilmente sul dato ha influito anche il taglio della componente lavoro sull'Irap e che varrà dal 2015.
Stato biscazziere. Sanatorie per il gioco illegale e solo 50 ml per le Ludopatie
Scritto da Alessandro GuarasciSiamo alle solite. Il governo vara l'ennesima sanatoria, quella delle sale d'azzardo illegali. Circa 7 mila soggetti che avevano fatto ricorso all'Unione Europea e che, sentendosi discriminati, hanno ritenuto che fosse giusto operare lo stesso. Non solo quindi un'attività illegale, ma anche una pesante evasione fiscale, legittimata in tutto e per tutto dallo Stato, e dal governo. Insomma, una situazione tipicamente italiana.
Con la Legge di Stabilità cala la pressione fiscale, ma attenzione alle addizionali Irpef
Scritto da Alessandro GuarasciIl governo assicura che la pressione fiscale, con questa legge di stabilità, calerà al 42.8% del Pil. E Giuseppe Bortolussi, a capo della Cgia di Mestre, conferma "che con meno tasse sulle imprese e buste paga più pesanti, il Governo, rispetto alle ultime leggi di Stabilità" segna un'inversione di tendenza.
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Italiani fanalino di coda in Ue per l’utilizzo del web ma affezionati al cellulare
Scritto da Alessandro GuarasciSono 21 milioni 994 mila le persone di 6 anni e più che nel 2014 non utilizzano Internet, il 38,3% della popolazione residente in Italia. L’Istat, nel suo rapporto annuale, delinea non solo dal punto di vista economico un’Italia a due velocità ma anche e soprattutto per quanto riguarda l’accesso alle infrastrutture informatiche. Ben diverso il discorso per il telefono cellulare che resta la tecnologia più amata per l'informazione e la comunicazione.
La crisi dei consumi uccide 35mila aziende. Ripresa lenta ma già da Natale
Scritto da Alessandro GuarasciExport: il Nord tira ma per le regioni del Sud è calo a due cifre
Scritto da Alessandro GuarasciIl copione è lo stesso da decenni, e, anzi, con la crisi il fenomeno è pure peggiorato. Il gap industriale tra Nord e Sud ha avuto effetti ancor peggiori nelle esportazioni. Secondo l’Istat, infatti, tra gennaio e settembre sono volate le esportazioni di Liguria e Marche, mentre sono crollate quelle siciliane.
Per l’Fmi tagliare il cuneo fiscale porterebbe almeno 60mila posti di lavoro
Scritto da Alessandro Guarasci"Riportare il cuneo fiscale sul lavoro in Italia al livello della media europea potrebbe abbassare la disoccupazione giovanile di 4-8 punti percentuali. Questo potrebbe significare da 60.000 a 130.000 giovani che tornerebbero a lavorare". Lo ha detto il direttore generale dell'Fmi, Christine Lagarde, chiedendo che il Jobs Act sia accompagnato da misure per ridurre il cuneo fiscale.