Giusta transizione energetica. L’Italia avrebbe le carte in regola, ma occorre muoversi per tempo
Tra i temi più caldi e importanti dell’Agenda 2030 c’è sicuramente quello del cambiamento climatico che rischia, se non contrastato con decisione, di stravolgere intere aree del pianeta.
È necessario ridurre più che drasticamente le emissioni di CO2 nell’atmosfera e questo comporta l’abbandono dei combustibili fossili e la decarbonizzazione dell’economia.
Su questi argomenti il Governo ha recentemente presentato in Europa il Piano Nazionale Energia e Clima che coinvolgerà importanti comparti del nostro sistema produttivo, non solo quello energetico. Alcuni settori industriali dovranno necessariamente ridefinirsi e riarrestarsi. Questo processo può essere un problema, ma anche una grandissima opportunità per il paese, se sapremo prepararci.
Auto elettrica. La tecnologia corre veloce, ma serve un'infrastruttura adeguata.
Secondo uno studio condotto dall'Osservatorio Autopromotec l’italia è il paese europeo con il tasso di motorizzazione più alto con ben 62,4 auto ogni 100 abitanti. Le auto in circolazione sono moltissime, troppe, e il risultato è che l’aria delle nostre città, in particolare le più grandi, è irrespirabile.
Il settore dei trasporti, che concorre in maniera importante sulle emissioni di gas serra del nostro paese è chiamato ad una transizione energetica per risultare meno impattante sia sul clima che sul nostro apparato respiratorio.