Il Piano Energia e Clima del Governo non basterà a contrastare i cambiamenti climatici
Poco ambizioso, insufficiente, basato su valutazioni ormai superate e destinato ad essere corretto su indicazione dell'UE e dell'ONU. La reazione di molte associazioni ed esperti di ambiente sulla proposta di Piano Energia e Clima avanzata dal Governo italiano alla Commissione Europea è fredda e generalmente critica.
Giovannini: Italia indietro rispetto all'Agenda 2030. Sviluppo sostenibile in Costituzione sarebbe garanzia di giustizia tra generazioni
3 anni fa, il 25 settembre 2015 l’Assemblea delle Nazioni Unite deliberava l’adozione dell’Agenda 2030, un programma di sviluppo globale articolato in 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile.Questi 17 obiettivi coprono la gamma delle attività umane nella loro relazione con il pianeta da una parte e con i propri simili dall’altra per uno sviluppo che possa definirsi equo e sostenibile da tutti i punti di vista: economico, ambientale, sociale.
Costa: il Ministero dell'Ambiente non va trascurato. Al Governo non chiedo più soldi ma aiuto per progetti concreti.
Il Ministro annuncia i nuovi parchi del delta del Po e del Matese. Presto le leggi su consumo di suolo e "salva mare". Contro il bracconaggio: prevenzione, formazione e inasprimento pene. Stop ai diesel: prioritario salvare vite umane.
FederBio: il futuro dell'agricoltura italiana è biologico. La politica segua il cambiamento in atto.
Sempre più spesso in supermercati e negozi vari si incontrano espositori, scaffali o interi reparti dedicati al cibo e ai prodotti “biologici”. Fino a poco tempo “bio” era sinonimo di naturale, si, ma anche deperibile, pregiato... e costoso. Oggi però si sta facendo strada la convinzione che “biologico”, ovvero prodotto senza pesticidi, fertilizzanti e altri prodotti chimici sintetici, sia anche sinonimo di migliore per la salute, sostenibile per l'ambiente e quasi altrettanto economico. Ben 65.000 imprese italiane sono impegnate in questo settore. Circa un milione e 800.000 ettari del suolo agricolo nazionale sono, già oggi, destinati a coltivazioni biologiche. Eppure l'agricoltura più verde soffre la concorrenza sleale di quella, cosiddetta, convenzionale.