FAO: in Yemen servono 85 milioni per salvare 2 milioni di persone dalla carestia
“In Yemen è in corso la peggiore crisi umanitaria del pianeta. L'assistenza umanitaria sta evitando una enorme catastrofe umana... ma non è abbastanza”. Questo messaggio allarmante è stato diramato congiuntamente a dicembre da diverse agenzie delle Nazioni Unite: FAO, Unicef, e World Food Programme, a dimostrazione del fatto che i conflitti non hanno solo conseguenze politiche, ma anche sociali, sanitarie, ambientali e, soprattutto, colpiscono le componenti più deboli delle popolazioni.
I tratturi europei: autostrade verdi per rilanciare le economie dei borghi rurali
La crescita economica e sociale di una comunità non è raggiungibile soltanto attraverso il progresso tecnologico, l’industria, i grandi capitali da investire in territori finora lasciati ai margini; e soprattutto non è un problema che affligge soltanto i paesi in via di sviluppo. Anche in Italia ci sono aree geografiche, settori economici e comunità rimasti fuori dai flussi di crescita economica e sociale. Ad esempio le aree rurali e montane, che hanno conosciuto l’emigrazione di massa, lo svuotamento dei centri abitati e l’impoverimento di attività tradizionali che fino al secolo scorso ne rappresentavano l’unica risorsa. Una di queste attività è la pastorizia, attività millenaria che vive di ritmi e consuetudini sconosciuti e incomprensibili all’economia d’assalto. Eppure, con la riscoperta dei valori tradizionali e dell’agricoltura di qualità da contrapporre a quella industriale, anche queste tradizioni possono trasformarsi in modelli di sviluppo sostenibile per le comunità locali. Ne abbiamo parlato al Villaggio per la Terra con Nicola Di Niro, direttore dell’Agenzia di Sviluppo Rurale per il Molise, arrivato a Roma per raccontare un progetto legato ai tratturi, le antiche vie di transumanza, che partendo dagli appennini, è arrivato addirittura all’Unesco.
Da venerdì, vertice mondiale per il disarmo nucleare in Vaticano
FAO: la competizione per l’acqua continuerà a crescere, ma abbiamo le soluzioni.
Come è ormai evidente c’è una serie di conseguenze all’innalzamento della temperatura che si ripetono in sempre più aree del pianeta: l’effetto serra causa siccità, o alluvioni, perdita di raccolti e moria di bestiame, conflitti intorno alle fonti d’acqua residue ed esodi di intere popolazioni in fuga dalla fame. La FAO lancia continui allarmi su queste situazioni, caldeggiando programmi di sostegno economico e soprattutto tecnologico per preservare e ottimizzare le risorse idriche dei paesi in via di sviluppo. Ne abbiamo parlato con Eduardo Mansur, direttore della divisione “Acqua e territorio” della FAO.
Lo sviluppo sostenibile inizia dalle città
La metà della popolazione mondiale vive nelle città, dove si consuma dal 60 all’80% di energia e da cui partono i tre quarti delle emissioni di CO2. È evidente che per un futuro sviluppo sostenibile, l’ambiente urbano debba essere migliorato. L’undicesimo, dei diciassette obiettivi di sviluppo sostenibile fissati dalle Nazioni Unite, si prefigge di migliorare le città dal punto di vista ambientale, urbanistico, sanitario e sociale.
Analizziamo la situazione delle città italiane con Walter Vitali, direttore di Urban@It, che ha partecipato al gruppo di lavoro sull’obiettivo 11 , per la stesura di un documento di obiettivi e proposte presentato dall’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile.
Il volontariato rende il cambiamento possibile, la solidarietà gratuita scrive la storia coi poveri
"Make the change happen, volounteer!" è lo slogan che il 5 dicembre è risuonato in 80 nazioni, ricordando che ciascun volontario rende possibile il cambiamento per un mondo migliore sulla terra. Ogni anno, in questa data, si celebra in tutto il mondo la Giornata Internazionale del Volontariato per lo Sviluppo Economico e Sociale, istituita dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel 1985, mediante la risoluzione 40/212.
L’Italia, l’Europa e la Convenzione Onu dimenticata
Con l’obiettivo di fornire una definizione di "lavoratori migranti" ma soprattutto stabilire degli standard internazionali per il loro trattamento, Il 18 dicembre 1990 l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha adottato la “Convenzione Internazionale sulla Protezione dei Diritti dei Lavoratori Migranti e dei Membri delle loro Famiglie”. Sono passati 25 anni e l’Italia non ha ancora ratificato questa Convenzione. Ne abbiamo parlato con Franco Pittau, coordinatore del Centro Studi e Ricerche IDOS, è intervenuto a A conti Fatti, rubrica a cura della redazione di economicristiana.it ed in onda sulle frequenze della Radio Vaticana
"Una sola famiglia, cibo per tutti" - Caritas Internationalis contro la fame nel mondo. Papa Francesco: "Non possiamo girarci dall'altra parte e fare finta che questo non esista."
Elminare la fame nel mondo: da sempre è uno dei sogni dell'umanità intera. Spesso però questo obiettivo sembra più un'utopia che un progetto concreto.
Giornata Internazionale della Famiglia 2013, l'importanza del lavoro giovanile per costruire una famiglia
Il Forum delle Associazioni familiari promuove la giornata indetta dall'ONU nel 1994. A Palazzo Rospiglioni di Roma ha organizzato una conferenza sulla questione delle famiglie e del lavoro giovanile e di come questi aspetti si ripercuotono sugli equilibri del Paese
Giornata Mondiale dell'acqua, le priorità si autoimpongono
La cooperazione per l’acqua implica un approccio interdisciplinare accorpando fattori culturali, educativi e scientifici