
Redazione
"In un quadro economico internazionale positivo caratterizzato dal miglioramento del commercio internazionale, l’economia italiana mantiene un profilo espansivo": lo rileva l’Istat nella nota mensile sull’andamento dell’economia. "Nel quarto trimestre del 2017 – aggiunge l’Istat – la crescita è stata sostenuta dall’intensificazione del processo di accumulazione del capitale mentre i consumi finali nazionali hanno segnato incrementi più contenuti. Il settore manifatturiero e le esportazioni esprimono segnali di forte dinamismo. L’indicatore anticipatore rimane stabile su livelli elevati confermando, per i prossimi mesi, il mantenimento di uno scenario macroeconomico favorevole".
Diventeranno santi insieme Paolo VI e Romero. Lo ha deciso Papa Francesco che ha autorizzato per entrambi la promulgazione del decreto con il quale sancisce il miracolo attribuito alla loro intercessione. Lo rende noto su Avvenire. Il 26 ottobre 2017, la Consulta medica della Congregazione delle cause dei santi - ricorda la giornalista Stefania Falasca - aveva votato all’ unanimità sia il caso miracoloso di una gravidanza ad alto rischio conclusasi favorevolmente con la nascita di una bambina sana attribuito all’ intercessione di papa Montini, sia la guarigione miracolosa di una donna in pericolo di morte dopo un parto attribuita all’ intercessione del vescovo martire Romero. Il 14 dicembre 2017 il congresso dei teologi aveva espresso il voto positivo per entrambi i casi e il 6 febbraio scorso lo stesso responso aveva dato la sessione ordinaria dei cardinali e dei vescovi. Riconosciuti i miracoli, Paolo VI e il vescovo salvadoregno ucciso in odium fidei saranno di nuovo ancora insieme nel Concistoro previsto per la prima metà di maggio nel quale il Papa annuncerà, come solitamente accade, la data della canonizzazione. Data che con ogni probabilità potrebbe cadere il 28, il 21 oppure il 14 ottobre, domenica questa che viene significativamente a trovarsi nel mezzo del Sinodo dei vescovi sui giovani a Roma. Se per questa data potrebbe essere confermata la canonizzazione di papa Montini, per il vescovo Romero potrebbe tuttavia essere considerata anche un’ altra possibilità nel quadro di un’ altra adunanza di giovani: quella della Giornata mondiale della gioventù prevista per gennaio 2019 a Panama.
Su "A Conti Fatti" si parla di economia responsabile
Intervengono:
- Pietro Negri, presidente Forum per la Finanza Sostenibile
- Giovanni Battista Costa, presidente NeXt - Nuova Economia per Tutti
- Daniel Tarozzi, italiachecambia.org
Sale la disoccupazione in Italia, ma non per i giovanissimi. A gennaio, rileva infatti l’Istat, il tasso di disoccupazione sale all’11,1%, +0,2 punti percentuali rispetto a dicembre, ma risulta in calo di 0,6 punti percentuali se confrontato con lo stesso mese del 2017. L’aumento della disoccupazione, spiega l’istituto di statistica, interessa donne e uomini e si distribuisce tra tutte le classi di età.
Dopo l’aumento del mese scorso, a gennaio la stima degli inattivi tra i 15 e i 64 anni cala dello 0,6% (-83 mila). La diminuzione interessa prevalentemente le donne e i giovani 15-24enni. Il tasso di inattività scende al 34,5% (-0,2 punti percentuali).
Intanto, il tasso di disoccupazione giovanile (15-24 anni) a gennaio scende al 31,5%, -1,2 punti percentuali rispetto a dicembre e di 6 punti percentuali rispetto allo stesso mese dello scorso anno. Il dato rilevato, rende inoltre noto l’Istat, è il più basso registrato da dicembre 2011, quando la disoccupazione giovanile nella fascia di età compresa tra i 15 e i 24 anni si attestò al 31,2%.
Ma a gennaio - scrive l'Adnkronos - la stima degli occupati torna anche a crescere (+0,1%, pari a +25 mila rispetto a dicembre). Il tasso di occupazione sale al 58,1% (+0,1 punti percentuali). L’aumento dell’occupazione nell’ultimo mese, spiega l’istituto di statistica, è determinato dalla componente femminile e, con riferimento all’età, dalla forte crescita dei giovani di 15-24 anni e da quella più lieve degli ultracinquantenni, a fronte di un calo tra gli uomini e nelle classi di età centrali tra 25 e 49 anni. Crescono in misura consistente i dipendenti a tempo determinato, mentre calano i permanenti e gli indipendenti.
Secondo quanto rilevato dall’istituto di statistica, nel trimestre novembre-gennaio l’occupazione rimane sostanzialmente stabile rispetto al trimestre precedente. Segnali positivi si registrano tra le donne (+0,1%), gli over 50 (+1,0%) e soprattutto i giovani di 15-24 anni (+2,4%), a fronte di un calo tra gli uomini e nelle classi comprese tra 25 e 49 anni.
Crescono nel trimestre i dipendenti a termine (+2,4%), mentre calano i permanenti (-0,3%) e gli indipendenti (-0,5%). La stima delle persone in cerca di occupazione torna a crescere a gennaio (+2,3%, +64 mila) dopo cinque mesi consecutivi di calo.
Nel trimestre novembre-gennaio, rispetto ai tre mesi precedenti, alla sostanziale stabilità degli occupati si accompagna il calo dei disoccupati (-1,1%, -33 mila) e l’aumento degli inattivi (+0,1%, +14 mila). Su base annua si conferma l’aumento degli occupati (+0,7%, +156 mila) determinato esclusivamente dalle donne. La crescita si concentra solo tra i lavoratori a termine (+409 mila) mentre calano gli indipendenti (-191 mila) e i permanenti (-62 mila).
Aumentano soprattutto gli occupati ultracinquantenni (+335 mila) ma anche i 15-24enni (+106 mila), mentre calano i 25-49enni (-285 mila). Nello stesso periodo diminuiscono sia i disoccupati (-4,9%, -147 mila) sia gli inattivi (-0,6%, -75 mila). Al netto dell’effetto della componente demografica, l’incidenza degli occupati sulla popolazione cresce su base annua tra i 15-34enni e i 50-64enni, mentre è in calo tra i 35-49enni.
PIL – Nel 2017 il Pil ai prezzi di mercato è stato pari a 1.716.238 milioni di euro correnti, con un aumento del 2,1% rispetto all’anno precedente. In volume il Pil è aumentato dell’1,5%, ai massimi dal 2010. Nel 2016, ricorda l’Istat, si era registrata una crescita dello 0,9%.
A causa di mancanza di Iodio nei primi anni di vita "quasi 19 milioni di bambini che nascono ogni anno nel mondo – il 14% – sono a rischio di danni cerebrali permanenti e prevenibili e di avere una ridotta funzione cognitiva". Di questi, 4,3 milioni, ovvero più di 1 bambino su 4 vive in Asia meridionale.
Questi i dati in sintesi del nuovo rapporto congiunto Unicef e Gain (Global Alliance for Improved Nutrition) pubblicato nei giorni scorsi. Il rapporto Brighter futures: Protecting early brain development through salt iodization afferma che “la carenza di iodio è una delle principali cause di danni cerebrali prevenibili in tutto il mondo. Lo iodio insufficiente durante la gravidanza e l’infanzia provoca deficit neurologici e psicologici, riducendo il QI di un bambino da 8 a 10 punti. Questo si traduce in grandi perdite nel capitale cognitivo di intere nazioni e quindi nel loro sviluppo socio-economico”. “Mentre l’Asia meridionale detiene la più alta percentuale di bambini a rischio a livello globale, la regione ha il secondo più alto tasso di copertura di sale iodato con l’87% della popolazione, preceduta dall’Asia orientale e dal Pacifico con il 91% di copertura. L’Africa orientale e meridionale ha la copertura più bassa di sale iodato, dove circa il 25% della popolazione non ne ha accesso, lasciando 3,9 milioni di bambini all’anno non protetti contro i disturbi da carenza di iodio”, ricorda il rapporto.
I nutrienti che un bambino riceve nei primi anni di vita influenzano lo sviluppo cerebrale per tutta la vita, e possono creare o distruggere la possibilità di un futuro prospero – ha dichiarato Roland Kupka, Senior Nutrition Adviser dell’Unicef -. Proteggendo e sostenendo lo sviluppo dei bambini nella prima infanzia, siamo in grado di ottenere grandi risultati per i bambini durante tutta la loro vita”.
Il rapporto indica “misure urgenti per ridurre il rischio di menomazioni mentali al cervello dei bambini in crescita: integrare la iodurazione del sale nei piani nazionali per sostenere l’alimentazione dei bambini e lo sviluppo cerebrale nella prima infanzia; allineare i programmi di iodurazione e riduzione del sale; istituire sistemi di monitoraggio per identificare le popolazioni non raggiunte; rafforzare i sistemi normativi per applicare la legislazione esistente in materia di iodurazione del sale; riconoscere la crescente importanza degli alimenti fortificati come potenziali fonti di sale iodato”.
Su "A Conti Fatti" si parla di anziani
Intervengono:
- Marco Di Luccio, presidente Abitare e Anziani
- Beatrice Tragni, segretario nazionale CNA Pensionati
- Sergio Cavallaro, poliambulatorio specialistico di Borgomanero
Su "A Conti Fatti" si parla di guerre dimenticate
Intervengono:
- Paolo Beccegato, vicedirettore Caritas Italiana
- Francesco Rocca, presidente Croce Rossa Italiana
- Cinzia Cannèri, fotoreporter
Su "A Conti Fatti" si parla di inquinamento
Intervengono:
- Franco Desiato, responsabile monitoraggio qualità dell’aria e climatologia operativa Ispra
- Rosalba Giugni, presidente Marevivo
- Alberto Cora, Istituto Nazionale di Astrofisica