
Società (182)
Da Abu Dhabi a Washington per Marrakesh: i musulmani si alleano con ebrei e cristiani
Scritto da RedazioneCentinaia di leader di diverse religioni si sono ritrovati a Washington da tutto il mondo, dal 5 al 7 febbraio 2017, per l’incontro internazionale “Alliance of Virtue” durante il quale è stata redatta e firmata la “Dichiarazione di Washington” con l’obiettivo di creare un’Alleanza di virtù, di natura globale, “aperta a uomini e donne di ogni fede, etnia e nazionalità, e dedicata ad un’azione congiunta nel servizio per una sostenibile pace, giustizia, compassione e reciproco rispetto”. Vi proponiamo in anteprima il documento e la sua traduzione italiana.
L’incontro, ospitato dal Forum for Promoting Peace in Muslim Societies e dal suo Presidente S.E. Shaykh Abdullah Bin Bayyah, è il frutto di un processo partito due anni fa con la storica Marrakesh Declaration, nella quale oltre 350 leader musulmani provenienti da 60 paesi in tutto il mondo ribadivano la determinazione nel proteggere i diritti delle minoranze religiose nei paesi a maggioranza islamica. L’incontro vedeva la significativa partecipazione di 50 prominenti leader religiosi che rappresentavano le varie minoranze religiose presenti negli stati a maggioranza islamica come osservatori, oltre a rappresentanti delle Nazioni Unite e di altre organizzazioni internazionali.
Basandosi sulla Dichiarazione di Marrakesh e con l’intento di allargare anche a Ebraismo e Cristianesimo questa convergenza per una collaborazione sui principi religiosi, il Forum for Promoting Peace in Muslim Societies di Abu Dhabi ha lanciato nel 2017 la “American Peace Caravan” che ha riunito 150leader religiosi americani della famiglia abramitica, portando rabbini, sacerdoti, pastori e imam in città di spicco nel mondo a maggioranza musulmana come Abu Dhabi e Rabat, dove hanno condotto workshop e seminari per rafforzare lo spirito di cooperazione e comprensione reciproca e intraprendere iniziative congiunte negli Stati Uniti.
È attraverso queste tappe e questi sforzi che si arriva oggi alla Alliance of Virtuedi Washinghton, una Alleanza globale della Virtù tra i credenti per il rispetto dei musulmani e l’affermazione dei diritti delle minoranze religiose in tutto il mondo, inclusi i cristiani nei paesi islamici.
Nelle parole dei promotori del Forum: “Tale coalizione sarebbe una rinascita della storica Alleanza della Virtù alla quale ha partecipato il profeta Muhammad prima della sua missione. L’Alleanza è stata costituita per sostenere gli oppressi e difendere le basi della convivenza nella società. Più tardi nella sua vita, il Profeta Muhammad lodò i valori su cui era costruita e dichiarò la sua volontà di partecipare a simili sforzi, se fosse stato invitato a farlo. L’umanità ha un disperato bisogno di una nuova Alleanza di Virtù che comprenda tutti i nostri valori comuni come il rispetto reciproco, l’accettazione della differenza e della diversità, il dialogo e l’impegno. Sarebbe un invito aperto a tutte le persone benintenzionate di tutto il mondo a unirsi e portare speranza per un futuro migliore alla più ampia famiglia umana”.
All’incontro hanno partecipato più di 400 leader, sia statunitensi che internazionali. Invitato dall’Italia anche l’imam Yahya Pallavicini, presidente della COREIS Italiana, proseguendo così un itinerario che daAmman nel 2004, al Vaticano (2008 e 2014), ad Abu Dhabi nel 2015, aMarrakesh nel 2016 fino a Washington 2018 vede il costante contributo anche della rappresentanza dell’intellettualità e dell’ecumenismo dell’Islam rappresentato dalla COREIS Italiana: “Questo ultimo incontro negli USA rappresenta un’ulteriore importante tappa di un percorso che vede alcuni fra i principali leader musulmani nel mondo promuovere piattaforme con ebrei e cristiani – ha affermato il presidente della COREIS – Oggi a Washington è significativo che venga dato un particolare risalto alla Virtù come vocazione religiosa autentica e all’Alleanza come sinonimo di fratellanza operativa. Mi auguro che queste due direttive vengano perseguite seriamente da noi religiosi insieme alla necessità di aiutarsi nella verifica del sacro discernimento”.
Differenza Donna: sottrarsi alla violenza e ritrovare la felicità è possibile. Il primo passo è chiedere aiuto.
Scritto da Giuliano GiulianiniSecondo i dati dell’Istat il 31% delle italiane tra i 16 e i 70 anni ha subito un qualche genere di violenza nell’arco della vita per il fatto di essere donna. Si tratta di circa 7 milioni di persone che, nei casi meno gravi, sono state molestate; nel numero però rientrano anche i fenomeni più odiosi delle violenze fisiche, quelle psicologiche prolungate negli anni, e le persecuzioni ai loro danni. In Italia è attivo un numero di telefono, il 1522, adibito a Servizio Antiviolenza e Stalking. Una statistica recente ha estrapolato i dati di ben 17500 chiamate a questo numero, disegnando un quadro della violenza di genere nel paese.
Il 50% delle storie raccontate agli operatori del 1522, si riferivano a violenze fisiche, il 38% psicologiche e per il 4% a minacce. Lo stalking riguarda solo il 5,6% delle richieste di aiuto. Soltanto nel 9% delle chiamate la segnalazione di un caso di violenza proviene da qualcuno che non sia la vittima; dato che fa trasparire una certa omertà nella cerchia delle vittime.
Le donne che si rivolgono al Servizio Antiviolenza sono sposate nel 53% dei casi, separate o divorziate per il 15%. Nel 75% dei casi l’autore della violenza è il coniuge, il partner, il convivente o l’ex, mentre in un altro 15% dei casi è un familiare. Nel 91% dei casi gli episodi di violenza durano da mesi, o da anni; soltanto il 2% delle chiamate riguardano la prima violenza subita. Questo denota la convinzione che le prime manifestazioni di violenza possano essere temporanee e rimediabili, mentre i dati affermano che nel 75% dei casi purtroppo le vessazioni crescono in frequenza e in gravità.
La quasi totalità di queste chiamate viene girata a centri e servizi antiviolenza sul territorio. Uno questi è Differenza Donna, la cui presidente, Elisa Ercoli, è intervenuta nella trasmissione “A conti fatti”, rubrica radiofonica di EconomiaCristiana.it su Radio Vaticana Italia, in una puntata dedicata alla parità di genere.
50 anni non sono bastati. A quando una reale parità di genere?
Scritto da Gabriele RenziRaggiungere l'uguaglianza di genere e aumentare forza, autostima e consapevolezza di tutte le donne e le ragazze. Recita così il quinto dei 17 obiettivi di Sviluppo Sostenibile che le nazioni unite si sono proposte di raggiungere entro il 2030. Sono ancora moltissime le donne che in diverse aree del modo vivono in una condizione di sottomissione rispetto all’uomo di fatto ancora istituzionalizzata.
Caritas: i giovani sono i nuovi poveri. In Italia la crisi ha raddoppiato la povertà.
Scritto da Giuliano GiulianiniIn quest'ultimo decennio di crisi economica la povertà è aumentata nell'Unione Europea in generale, e in Italia in particolare. Nell'Europa dei 27 si contano oltre 117 milioni di persone a rischio povertà ed esclusione sociale. In Italia sono 17 milioni, e 7 milioni sono gli italiani in una situazione di "grave deprivazione materiale". Questi numeri fanno parte del rapporto "Futuro anteriore" pubblicato da Caritas Italiana: uno studio che mette in evidenza come, non solo sia in aumento il totale dei poveri, ma come, diversamente dal passato, aumenti la percentuale dei giovani poveri. Una situazione osservata ad esempio nei centri di ascolto della Caritas, dove l'età media degli assistiti si è abbassata a 43 anni. Per citare una frase del rapporto: "i figli stanno peggio dei genitori e i nipoti stanno peggio dei nonni.
Ne abbiamo parlato con Francesco Marsico, Capo Area Nazionale di Caritas Italiana, in “A conti fatti”, rubrica radiofonica di EconomiaCristiana.it trasmessa da Radio Vaticana Italia.
Rivoluzione digitale in Uruguay, un computer per ogni cittadino
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Immigrazione. Calano gli arrivi in Italia aumentano invece in Spagna
Scritto da RedazionePochi lettori, ma il libro italiano è più vivo che mai
Scritto da Gabriele RenziSecondo l’ultima rilevazione Istat (2016) in sei anni in Italia si sono persi circa 4 milioni di lettori ed oggi oltre la metà degli italiani sostanzialmente non legge: il 57,6% degli italiani con più di sei anni dichiara infatti di non aver letto neanche un libro nel corso dell’ultimo anno.
Ciononostante l’industria del libro italiana è assolutamente vitale, come afferma Ricardo Franco Levi, presidente dell'Associazione Italiana Editori, intervenenedo all’interno di “A Conti fatti”, programma a cura di Economia Cristiana trasmesso da Radio Vaticana Italia.
La famiglia arrangiata: il nucleo della società tra separazioni, ricostruzioni e crisi della terza settimana.
Scritto da Giuliano GiulianiniAllargate, divise, unigenitoriali, multi etniche: le famiglie italiane stanno cambiando con l’evolversi della società. Accanto a queste definizioni ormai entrate nel vocabolario corrente ci sono anche forme e categorie del tutto nuove, come le famiglie “allungate”, “ricostruite” e quelle formate in seguito a unioni civili e omosessuali. In questo quadro complesso stanno cambiando rapidamente i ruoli dell’uomo e della donna nella famiglia, ma anche quelli dei parenti più stretti, come i nonni che rispetto al passato assumono maggiore importanza nella custodia dei figli e nel sostegno economico. Per delineare il ritratto della nuova famiglia italiana Raffaella Saso, coordinatrice dell’Osservatorio Famiglie dell’Eurispes, è stata intervistata nella trasmissione “A conti fatti”, rubrica di EconomiaCristiana.it trasmessa da Radio Vaticana Italia.
1° Rapporto sul sistema sanitario italiano: "Nessun tracollo della sanità pubblica, difficoltà, ma i miglioramenti ci sono"
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Vivere il Natale oggi: una festa globale tra voglia di rinascita e nostalgia
Scritto da Gabriele RenziLa società contemporanea può portare a confondere il vero significato del Natale con gli aspetti più esteriori e consumistici legati al periodo delle feste, a partire dalla tradizione dei regali, ma nonostante questo il Natale resta in grado di risvegliare sentimenti importanti e profondi in tante persone, anche a prescindere dal credo religioso.
Natale Spineto, docente di Storia delle Religioni all'Università di Torino, spiega in che modo è cambiato il modo di vivere questa festa nella società contemporanea intervenendo su “A Conti Fatti”, rubrica a cura di Economia Cristiana trasmessa da Radio Vaticana Italia.
Biotestamento, è legge. Don Carmine Arice: "il Cottolengo farà obiezione di coscienza, non applicherà le DAT"
Scritto da RedazionePerdere tutto per l'usura, tornare a vivere nell'impegno per gli altri. La testimonianza di Franca De Candia
Scritto da Gabriele RenziSu “A Conti Fatti”, programma a cura di Economia Cristiana trasmesso da Radio Vaticana Italia, la testimonianza di Franca De Candia, ex imprenditrice che nei primi anni ’90 finisce sotto usura per un prestito di 10 milioni di lire.
Trova il coraggio di denunciare i suoi aguzzini e a allora comincia un calvario fatto di ricatti, minacce e violenze che l’hanno portata fino al tentativo di togliersi la vita.
Da allora Franca ha speso la sua vita dedicandosi agli altri con l’Associazione Nazionale Vittime dell’Usura, di cui è fondatrice, un impegno per cui è stata premiata come “Eurodonna 1996 per il coraggio” e che le è valso nel 1998 la medagliaia d’argento in un premio internazionale antiusura (quella d’oro andrà a Papa Wojtyła).
Usura: un reato (di fatto) depenalizzato, che ora interessa alle mafie.
Scritto da Giuliano GiulianiniIl mercato del credito illegale in Italia è purtroppo in crescita, favorito da lunghi anni di crisi economica, diminuzione dei consumi e dei livelli occupazionale, e dalle difficoltà di larga parte dei cittadini ad accedere al credito bancario. Secondo un rapporto presentato da SOS Impresa – Rete per la legalità, l’associazione antiracket e antiusura promossa da Confesercenti, il giro d’affari annuo degli usurai è cresciuto di 4 miliardi di euro dal 2011 al 2016, eppure, parallelamente, sono diminuite le denunce delle vittime. Ma soprattutto preoccupa il fatto che, come mai in passato, la criminalità organizzata è ormai entrata stabilmente in questo business illegale.
Di usura si è parlato nella puntata del 6 dicembre di “A conti fatti” rubrica radiofonica di EconomiaCristiana.it trasmessa da Radio Vaticana Italia. Tra gli altri è intervenuto Lino Busà, coordinatore nazionale di SOS Impresa - Confesercenti.