Macigno Agenzia delle Entrate: controlli a tappeto al via su tutti i conti correnti | Non si fermeranno
L’Agenzia delle Entrate intensificherà i controlli sulle operazioni fatte su ogni singolo conto corrente. Ecco tutti i dettagli per evitare di andare incontro a spiacevoli situazioni.
Non tutti sanno che l’Agenzia delle Entrate è stata istituita con il decreto legislativo n° 300 del 1999. Deve garantire gli adempimenti e gli obblighi fiscali da parte dei cittadini contribuenti in qualità di agenzia fiscale della Pubblica Amministrazione italiana.
È sottoposta alla vigilanza del Ministero dell’Economia e delle Finanze e, andando nello specifico, è un ente pubblico non economico e opera in piena responsabilità gestionale ed operativa e gode di autonomia regolamentare, amministrativa e patrimoniale.
Per svolgere al meglio le sue attività l’Agenzia delle Entrate è articolata in Divisioni, Uffici Centrali Regionali (con funzioni di programmazione, indirizzo, quotidianamente e controllo) e poi ci sono gli Uffici Periferici con funzioni operative.
Secondo quanto riportato sul sito edotto.com l’Agenzia delle Entrate non può non intervenire quando si tratta di evasione fiscale. Sembra che non si punterà solo su un semplice avvisi, ma ci saranno dei controlli a tappeto proprio per evitare casi in cui la disonestà regna sovrana. Andiamo a scoprire tutti i dettagli.
Agenzia delle Entrare non lascia scampo
Chi non ha fatto la Dichiarazione dei Redditi o, peggio ancora, l’ha presentata con delle irregolarità avrà delle preoccupazioni perché l’Agenzia delle Entrate potrebbe coglierlo in flagrante. Da non dimenticare i casi di frode relative alle partite IVA. A tal proposito si seguirà l’Atto di Indirizzo Politica Fiscale emanato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze.
Prima di tutto verranno beccati coloro che non hanno inoltrato il modello IVA per l’anno fiscale del 2023 e si farà ciò con la verifica delle fatture elettroniche e scontrini telematici archiviati e quelli dichiarati. Una notizia preoccupante per coloro che hanno cercato di fare i furbi omettendo alcune transizioni di pagamento mediante il pos.
Controlli a tappeto: da redditi elevati all’IVA “apri e chiudi”
In linea generale i controlli riguarderanno i redditi superiori a €30.000, le conversioni non lecite di contratti di lavoro, il limite delle spese per dipendenti fino a €20.000 e possesso di quote in società trasparenti. Se c’è qualche anomalia le sanzioni possono aumentare in base alla situazione specifica.
Anche le partite IVA “apri e chiudi” sono sotto controllo da parte dell’autorità fiscale perché in questo modo si possono creare emissioni di fatture fittizie. Così facendo i furbetti possono approfittare di crediti di imposta. Per questo motivo è stata proposta un’attenta revisione alle richieste di nuove partite IVA.